
Raffaella Dario, mediatrice familiare, e Anna Chiara Scalera, mediatrice linguistico – culturale: nel corso della conferenza stampa svoltasi giovedì 22 settembre 2022 sono intervenute per spiegare funzioni e utilità delle professioni svolte per i Comuni dell’ATS BR4 in collaborazione con il centro ascolto “Marcella Di Levrano”, con gli altri enti e istituzioni, e a favore delle comunità territoriali coinvolte. Per info e contatti sui servizi scrivere e chiamare a: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], telefono 0831.779207.
“I nuovi servizi sono pensati in un’ottica di rafforzamento del sistema integrato di gestione del welfare di cui l’Ambito dispone, con l’obiettivo di rispondere concretamente ai bisogni che emergono, alle vecchie e nuove povertà, anche educative e relazionali, che si rilevano con incidenza crescente”, ha spiegato Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4 introducendo i temi dell’incontro l’iniziativa.
“La mediazione è un approccio culturale alla pace e al rispetto delle persone, ma è anche un processo di intervento finalizzato a favorire l’empowerment e l gestione costruttiva delle conflittualità”, Raffaella Dario ha quindi ricordato come il concetto di mediazione familiare penetri nell’impianto dell’ordinamento giuridico italiano a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, conoscendo il pieno sviluppo con l’entrata in vigore della legge n.54/2006 e il suo perfezionamento nel 2021 con riforma Cartabia. “Il servizio di mediazione linguistico-culturale promuove i diritti di cittadinanza e la piena interazione delle persone straniere con il tessuto sociale e culturale della comunità locale, offrendo prestazioni specialistiche ai cittadini immigrati presenti nei Comuni dell’ATS BR4 e agli operatori degli enti locali impegnati in attività di segretariato sociale”, ha dichiarato Anna Chiara Scalera, inquadrando anche dal punto di vista normativo la figura professionale, disciplinata dal d.lgs. n. 286 del 1998 e dalla legge regionale 32 del 2009, “Norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia”.